sabato 12 ottobre 2013

Zagara Corfini


“La poesia ha sempre una chiave di lettura personale, connessa al vivissimo bisogno di scorgere una straripante Libertà emotiva intesa a comprendersi nel gioco della vita. Quello che scrivo non ha nulla di attinente con la poesia, non ha il garbo del suono e della metrica, o il punto nodale partecipe al significato dei versi. Potrei solo dire che scrivo sogni di una vita tutti attaccati.., oppure navigo nella danza delle giunture temporali quando le parole bussano alla porta della mia mente per fare un pò di casino incasinato. Respiro parole quando incontro un bambino per strada, e mi sorride con le sue meravigliose gengive, quando faccio una carezza a Rosetta, la vecchina che abita nei pressi di casa mia.., ieri ho salutato una piccola Ape che non trovava più la strada di casa, offrendogli qualche granello di zucchero.., tutte le sere parlo allo spicchio di luna e gli chiedo un giro dondolante tra le stelle sempre quelle, per inventarne qualcuna nuova vestita di brillantina color viola-del-pensier.” Zagara Corfini

Lee Miller in the fashion